Facciamo
un po' di presentazione! Chi sei, che lavoro fai?
Cia,
mi chiamo Salvatore R. Villirillo, ho 28 anni e fin dall’infanzia
amo il fumetto.
Mi
sono diplomato all’istituto d’arte G.Chierici di Reggio Emilia
per poi iniziare a lavorare.
Non
sapendo ancora cosa volevo fare da grande(il fumettista allora mi
sembrava solo un sogno) ho pensato fosse meglio mettere da parte
qualche soldo che fa sempre comodo.
Quando
nel 2008 a Reggio apre una filiale della Scuola Internazionale di
Comics mi ci iscrivo senza neanche pensare e a distanza di anni sono
contento di questo.
Ormai
da un anno e mezzo mi sono licenziato dal mio lavoro di operaio per
trovare il mio posto nel mondo del fumetto o dell’”intrattenimento
disegnato”
Com'è
nata la tua passione e come sei riuscito a trasformarla nel tuo
lavoro? (in breve parlaci dei tuoi inizi)
Come
scritto sopra la mia passione nasce dall’infanzia. Ero il tipico
bambino che disegnava appena aveva la possibilità e, quando a dieci
anni o giù di li uno zio mi presta un numero di Diabolik è fatta,
mi innamoro del fumetto.
Continuo
quindi a leggere fumetti vari e nel mentre a coltivare la mia
passione per il disegno.
Sempre
come scritto sopra, nel 2008 mi iscrivo alla neonata filiale della
Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia dove oltre a trovare
professori in gambissima, conosco gli atri componenti della Damage
Comix, il collettivo di fumettisti di cui faccio parte, con i quali
ci auto produciamo.
Fai
parte di un gruppo di autoproduzione, la DamageComix. Ci puoi
raccontare in breve la vostra esperienza? E i pro e i contro
dell’autoprodursi oggi?
Come
accennato prima, io, Catia Fantini, Claudio Fontanesi, Mattia Sterzi
e Zappardino Francesco ci siamo conosciuti al corso di disegno di
fumetto. Successivamente abbiamo dovuto, e voluto, rapire Giovanni
Tondelli del corso di scrittura e sceneggiatura. Nel 2012 quindi
esordiamo a Lucca comics&games, nella self area, con la graphic
novel “Prigioniero 8” che, con grande sorpresa ha avuto un
riscontro positivissimo!
Ha
illustrato abilmente un capitolo del volume anche il manticorino
Frankie De Stena.
Come
si può immaginare l’esperienza non è molta e, per ora, è
surclassata dalla fame di fare fumetto, ma sono già in grado di dire
che i pro nel fare autoproduzioni, consistono nel poter fare
praticamente quello che si vuole con le proprie storie.
Decidere
il formato del volume, di realizzare la storia in bianco e nero o a
colori, di decidere tutto gli aspetti che riguardano i propri
prodotti e sperimentare.
Penso
che i contro siano dovuti ai guadagni perché finché non fai il
botto, se non sono consistenti, ti permettono di ri-entrare nelle
spese (stampa o stand alle fiere, e nient’altro se va bene.
Ma
il peggior svantaggio credo sia il dover fare, o recuperare, il
lavoro di un collega nel collettivo che non fa la sua parte o la fa
con superficialità, perché si perde tantissimo tempo e si rischia
di far mancare gli obbiettivi a tutto il gruppo.
Da
un caso come quest’ultimo poi, sento molta gente che dice “vedi
perché me ne stò per i fatti miei” ed è un peccato perché (e
qui torno ai pro) è utilissimo confrontarsi con gli altri, sempre,
che si abbia poca o (sono convinto) molta esperienza, perché si
impara sempre TANTISSIMO!
Che
strumenti utilizzi?
Per
gli storyboard vado di digitale perché oltre a velocizzarmi il
lavoro mi permette di non sprecare carta. Per le tavole uso fogli
Fabriano A3 da 110 gr ,portamine da 0.5 con mine appunto hb, china e
pennello con setole di martora Windsor&newton e pennarelli china
nera marca Copic per l’inchiostrazione dei dettagli.
Raccontaci
la tua giornata tipo.
Solitamente
mi sveglio verso le 11,faccio colaz… pranz… faccio un colapranzo
e mi butto sul web per aggiornarmi un po’ sul mondo e per fare la
mia parte organizzativa per Damage comix. Solitamente questa fase
dura dalle due alle quattro ore (dipende anche da quanto mi faccio
distrarre da u tube e face book) e successivamente inizio a lavorare.
Mi fermo solo per uno spuntino pomeridiano e per la cena ma di solito
tiro dritto fino alle cinque, alle sei e a volte anche alle 7.
Mentre
lavori ascolti musica o guardi serie tv? Se sì, ci suggerisci
qualcosa?
Mentre
lavoro preferisco ascoltare musica o ascoltare programmi tv, da
quelli comici a quelli di giornalismo di inchiesta . Con film e serie
tv non ci riesco perché mi faccio rapire e, tra un’occhiata e
l’altra, senza rendermene conto perdo un sacco di tempo! Faccio
eccezione per “The snatch”, che conoscevo quasi a memoria, e che
tra colonna sonora e dialoghi mi intrattiene comunque e spesso l’ho
messo su da ascoltare. Provateci e ditemi se non è così.
Per
quanto riguarda programmi di giornalismo, Report vince su tutti a
pari merito con spazio pubblico seguito da piazza pulita.
Per
quanto riguarda la radio mi diverte un sacco 105,in particolare “lo
zoo di 105”.
Quali
sono gli autori che ti hanno ispirato maggiormente?
Sono
davvero una miriade ma i primi che mi vengono in mente e i primi ad
ispirarmi e a invogliarmi a fare fumetti sono “Joe Kubert e figli”,
Jim Lee, Whilce Portacio, Mark Bagley, Mike Deodato jr., Liam Sharpe,
Eduardo Risso, Marcelo Frusin, Giuseppe Camuncoli, Carmine Di
Giandomenico, Davide Gianfelice, Matteo Scalera, Alessandro Vitti,
Geoff Darrow, Angelo Stano, Claudio Castellini, Joe Bennett, Tom
Palmer, Sergio Toppi, Dino Battaglia, Mark Silvestri, Roberto De
Angelis e tanti altri…tutti diversissimi tra loro con una cosa in
comune, quando vedo i loro lavori ho bisogno di disegnare!!
p.s.:Moebius dove lo mettiamo? Accardi e Nizzoli?!
Per
la Self Area di Lucca 2013 la Damage ha in serbo nuovi progetti?
Inoltre stai lavorando anche a DMS, parlacene un po’.
Sì,
ci saranno tre nuovi progetti per Lucca targati Damage Comix se tutto
va come deve andare.
Il
primo è il numero uno della serie del “Prigioniero 8” ,che
approfondisce maggiormente la figura del protagonista e gli aspetti
del mondo in cui vive, sviscerando alcune trame illustrate nel volume
comparso a Lucca comics and games 2013;
Il
primo volume di “Black Block”,il primo fumetto super eroistico
del collettivo contenente i primi due episodi della serie, il primo
dei quali è disegnato da me, cosa di cui sono davvero orgoglioso;
Infine
“Power Marshall”…se il mondo fosse nel mirino di un’invasione
aliena, non vorreste che i protagonisti di questa serie fossero i
vostri unici difensori, fidatevi!!
DMS
è un progetto autoprodotto in collaborazione con dei
volenterosissimi e talentuosi ragazzi da un po’ tutta Italia,
composto da più storie che seguono la stessa tematica, il sonno. Io
mi sono occupato di illustrare la funzione di rielaborazione che può
avere il sonno, attraverso una storia di stampo super eroistico piena
di azione che mi ha divertito un sacco!
Comunque
è inutile che ve lo dica, Black Block è il migliore ;)
Nel
tuo lavoro è più importante la quantità o la qualità?
Non
c’è dubbio, la qualità.
Si
può “sacrificare” quest’ultima solo quando la scadenza è
imminente, e si è sotto contratto con un editor che non può
permettersi di sforare le tempistiche di pubblicazione. In questo
caso poi, bisogna sperare che il livello qualitativo più basso del
disegnatore in ritardo soddisfi comunque l’editore.
La
Manticora è un insieme di animali diversi. Dovessi scegliere, quale
animale ti rappresenterebbe?
Direi
la scimmia, istintivamente sono sempre stato affascinato da questa
bestiola.
Per
finire, hai qualche artista/autore da consigliarci?
Di
quelli sopra elencati un occhio di riguardo secondo me va sicuramente
a Matteo Scalera e ad Alessandro Vitti, che soprattutto in mercato
americano mi risultano parecchio originali nel loro stile ,mi dicono
qualcosa di nuovo. Inoltre segnalo Geoff Darrow, un maniaco del
dettaglio che ti lascia di stucco ad ogni pagina anche grazie a una
magnifica regia, soprattutto nella sua opera autoriale “SHAOLIN COW
BOY”, fantastico!
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